D: Io e mio marito vorremmo far acquisire la cittadinanza russa a mio figlio nato nel 2016 a Roma (che ha già quindi la cittadinanza italiana). Abbiamo letto in rete che può bastare la traduzione certificata. E’ corretto? Oppure è meglio fare una traduzione giurata?
R: Secondo le nuove disposizioni del Consolato russo in Italia (Roma e Milano) la traduzione certificata effettuata da un traduttore iscritto nelle liste dei traduttori giurati di un tribunale italiano (CTU) è sufficiente per procedere alle pratiche di acquisizione della cittadinanza russa. Rimane fermo sempre l’obbligo di presentare la documentazione originale munita di apostille, presso la Prefettura di rilascio della documentazione.
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